Rassegna Stampa


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Passariano e Villa Manin: il caso va in commissione
Messaggero Veneto 14/02/2017
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Posteggi selvaggi per Villa Manin. Nuova protesta a Passariano
Messaggero Veneto 27/03/2016
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Borgo Passariano e villa Manin: recupero condiviso con la città
Messaggero Veneto 19/03/2016
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Villa Manin, coi treni l'Austria è più vicina
Messaggero Veneto 18/03/2016
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COMUNICATO STAMPA

08/03/2016

Il nuovo Piano per l’area di Villa Manin:Dai Dogi ad OggiIl Comune di Codroipo ha incaricato lo Studio Associato di Architettura Baldo-Polano di Udine, per la redazione di un Piano Attuativo Comunale (PAC) finalizzato ad aggiornare l’attuale Piano Regolatore Particolareggiato Comunale del centro storico di Passariano risalente, nella sua prima stesura, al 1988. Il nuovo Piano è finalizzato alla conservazione e restauro del complesso monumentale denominato “Villa Manin”, al recupero e al riuso del costruito storico con margini di nuovi interventi edilizi per integrazioni funzionali e ripristini, alla conservazione e riproposizione del paesaggio agricolo tradizionale e all’adeguamento infrastrutturale in ragione agli usi ammessi. L'area oggetto di piano attuativo corrisponde all'ambito territoriale di zona A di Passariano, comprendente la sottozona A1 relativa al complesso monumentale “Villa Manin”, come individuati nel vigente Piano Regolatore Generale Comunale. Gli obiettivi sono consolidati e di fatto presenti anche nel PRPC precedente. Le procedure devono essere migliorate per garantire la continuità e assicurare nuovi metodi di gestione, dalla individuazione dei bisogni, alla pianificazione, alla realizzazione cercando di armonizzare e rendere efficaci i passaggi tra i diversi livelli. Le caratteristiche del piano (area vasta assoggettata a zona A) necessitano di una visione unitaria che si può riferire alla parola “paesaggio”. Il paesaggio è, da un lato, un esito concreto del processo storico di occupazione del territorio, la manifestazione delle attività delle generazioni passate e presenti e della loro volontà di dare forma allo spazio per i propri fini. Dall'altro lato è un dispositivo di segni più o meno percepiti di identificazione da parte di chi quello spazio utilizza. Nel paesaggio percepito sono presenti molteplici punti di vista che appartengono alla quotidianità di tutti i soggetti che attraversano un territorio: abitanti, turisti, persone in transito. Alla diversità dei soggetti corrispondono percezioni differenti. Il paesaggio si configura come mediatore di riflessione e condivisione sul passato ma anche come occasione per l’immaginazione del futuro in una fusione di tempo e spazio. L'obiettivo strategico è la capacità di creare luoghi di vita in cui, attraverso la condivisione e il comune riconoscimento, si formulano, negoziano e legittimano le scelte di trasformazione del territorio (con un intreccio di tempo e di spazio). Per questo motivo sono previste occasioni di partecipazione, allo scopo di conoscere le prospettive dei diversi attori e per costruire un piano concertato: incontri, passeggiate comuni, questionari, sito internet. I risultati attesi sono: sperimentare nuove forme di progettazione interattiva tra cittadini e amministratori, condividere saperi, conoscenze, valori, senso dei luoghi, storia e tradizioni, ascoltare punti di vista, esplicitare interessi e posizioni, valorizzare le diversità della comunità sviluppando prospettive diverse, amplificare il senso di identità e appartenenza, individuare progetti/ azioni e le fonti di finanziamento. Il tema è il paesaggio nel suo insieme dalla Villa ai terreni agricoli, per tutto questo il logo del piano è un gioco di parole “Dai Dogi ad Oggi”.